Che colore sei?

I colori a tempera.

Quanto stupore ed eccitazione nell’avere a propria disposizione quella sostanza molliccia dai toni sgargianti con cui sbizzarrirsi a piacimento! Ecco il pennello che si tuffa nellatempera e poi striscia, saltella, sfiora, si rotola sul foglio.

E poi ad un colore se ne aggiunge un altro, e poi un altro, e un altro ancora: si mischiano, si coprono, riappaiono, mutano…

La tempera segue l’estro, il gusto, la curiosità della mano che la stende, liberamente, senza ricerca di un risultato predefinito. A volte la pennellata è piccolissima, minuziosa, quasi chirurgica, altre volte è ampia, maestosa, libera: il margine del foglio non esiste più, la propria creatività esce dai confini e dagli schemi: foglio e tavolo si uniscono quale supporto della propria opera d’arte.

Ma un vero artista lo si riconosce dal coinvolgimento emotivo, mentale ed anche fisico, e quindi perché limitasi a foglio e tavolo? Il pennello si stacca per appoggiarsi sulla mano, sul braccio e, perché no, anche sul piede se si può: siamo di fronte ad una vera forma di body-art!

E poi perché essere così convenzionali da usare un pennello? Largo dunque a spugnette, legnetti, cannucce, verdure tagliuzzate, fili di lana,…, e soprattutto alle mani, che diventano strumento dell’animo pittore, godendo dell’impagabile piacere donato dall’antica forma d’arte conosciuta col nome di “paciugo”.

Ilaria

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2 risposte a Che colore sei?

  1. EMANUELA BUSSOLATI ha detto:

    il “paciugo” è sicuramente la forma d’arte più nobile. la radice di tutte le forme d’arte perché la libertà e la confidenza con la materia ne sono la base più solida. Buoni paciughi!

  2. atelierdeipiccoli ha detto:

    Son pienamente d’accordo! Grazie Emanuela del tuo passaggio, è un’onore e un gran piacere averti qui! Spero di conoscerti personalmente, caterina

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