Caldo o freddo, dove mi metto?

L’attività di questa mattina ha lo scopo di far sperimentare ai bambini le sensazioni del freddo e del caldo, la differenza che c’è tra qualcosa che emana calore e qualcosa che invece è freddo…con le mani e con i piedi! Come?

Con riso bianco, nero, fagioli e ceci! Si, proprio così! Lo faremo in modo particolare ma divertente. Il bambino percepisce e recepisce messaggi attraverso tutto il proprio “io” e perciò mediante tutto il proprio corpo. E’ necessario abituare il bambino a riconoscere e discriminare i vari stimoli ed aiutarlo a farne un buon uso, così un’attività speciale per questa mattina è quella di scoprire la differenza del freddo e del caldo, delle sensazioni che suscitano al tatto delle mani dei piedi. Arrivo in sezione e dopo aver salutato i bimbi e la dada chiamo cinque bimbi… ed ogni volta è come se fosse la prima! Si percepisce l’entusiasmo, la curiosità e la gioia di chi si sente chiamare per nome e corre dalla dada per fare il treno. ”Andiamo a fare una cosa speciale”, dico e si apre la porta e si salutano gli amici .

Il treno avanza e lungo il corridoio ci si domanda cosa si farà questa mattina e nel frattempo  piedini sempre più veloci avanzano. Entriamo nella stanza dei lavoretti, che è poi il refettorio. Ad attenderci ci sono altri quattro bimbi con dada Lorenza e che bello, c’è anche dada Sonia che è venuta ad aiutarci e a giocare con noi! I bimbi sono seduti sul culetto e poco distanti da loro ci sono due grandi bacinelle bianche. Il contenuto è ben visibile. Da una parte riso bianco e riso nero e dall’altra ceci e fagioli. I bambini guardano incuriositi e intanto li aiutiamo a togliere antiscivolo, calzini e a tirar su i pantaloni fino alle ginocchia! Dividiamo i bambini in due gruppi, disposti intorno alle bacinelle. Si siedono con loro anche le dade.

“Bambini, cosa c’è dentro?”.  C’è chi dice subito: “Ceci!”. Lo fa sorridendo e mi guarda. “Si” rispondo…ed ancora io: “Ma quelli scuri, cosa sono?”. Si guardano e … dopo un po’ di attesa chiedo: “Sono fagioli?”. La loro risposta è un si ma c’è anche chi non sembra molto convinto e allora ne assaggia uno ma, è crudo e così lo sputacchia subito. Gli spiego che sono crudi e che noi mangiamo i fagioli cotti. Subito dopo con le mani ne prende due bei pugni e li tira su facendo una “pioggia di chicchi”. La voglia è tanta di prenderli, di immergerci le mani e così a loro vien detto: “Prima di iniziare bimbi vi dico che c’è un’unica regola, non si butta fuori niente! Non lanciamo i chicchi.”  E via!

Una bimba invece che mettere le mani infila subito un piede dentro e poi cerca lo sguardo della dada… “Si si, si può” e allora il sorriso riempie il suo viso. Dopo aver toccato, annusato, assaggiato, anche un altro bimbo prova con i piedi e  scoppia  a ridere quando tira su il piede e nota che un chicco si è attaccato tra le sue dita. Nella bacinella ci sono più piedini che mani ora! Si guardano, ridono, schiacciano i chicchi, complici di un gioco speciale.

Dopo un po’ catturiamo la loro attenzione facendo un cambio di bacinella. I bambini che erano vicino alla bacinella di ceci e fagioli freddi, si ritrova davanti quella con riso bianco e nero… caldo!Questo loro non lo sanno e così non volendo perdermi le loro espressione li osservo attentamente. A loro agio immergono subito le mani, sicuri del contenuto, infatti tutti lo hanno riconosciuto  ma sul loro volto c’è un’espressione di stupore, si guardano, mi guardano! Ora chiedo: “Cos’è successo?”.

Una bimba soffia subito sulla bacinella e mi dice “Buciaaa!”… “Sono caldi questi chicchi?” Chiedo io. Annuiscono, dicono si e di nuovo rimmergono le mani ma questa volta devo essere io ad incoraggiarli per immergere i piedini. Lo hanno fatto, con i loro tempi. Ho spiegato loro come erano stati riscaldati i chicchi di riso e devo ammettere che è piaciuta molto quest’esperienza. Una bimba dopo un po’ ha anche provato a sedersi dentro la bacinella ma gli amici non hanno gradito molto e così si è tirata su da sola, senza che intervenissi. La condivisione era ben chiara. Avrebbero continuato a lungo ma è tempo di tornare in sezione e far venire gli altri amici.

Prendiamo con noi calzini e antiscivolo e il treno riparte!

Roberta

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